
Un po' di storia degli alpaca
L’allevamento di alpaca nasce solo per la produzione della lana, perché questi animali non vengono utilizzati come esemplari da soma, benché si tratti di animali estremamente docili, di buon carattere, assolutamente non pericolosi. Hanno una dimensione più piccola rispetto ai lama, e la loro fibra (ovvero la lana) è di gran lunga più pregiata. Infatti gli alpaca hanno una lana caldissima, folta e finissima, che li protegge dal freddo delle Ande. Un tempo possedere indumenti di questo materiale era prerogativa solo della più alta nobiltà.


La lana in alpaca
La lana, ieri come oggi, viene utilizzata sia per la realizzazione di accessori come cappelli, sciarpe, guanti, calze e stole, sia per l’abbigliamento, soprattutto maglie e maglioni. Questa fibra estremamente pregiata è disponibile in 22 colori naturali, nelle sfumature del bianco, del beige, del marrone, del grigio, fino al nero. A renderla così speciale, oltre alla sua bellezza e lucentezza, è l’assenza di lanolina, per cui questa lana risulta anallergica. Altri suoi punti di forza, soprattutto rispetto al cachemire, sono la durevolezza e la resistenza. Al tempo degli Inca era nota come lana degli Dei, tanto che solo l’imperatore e la sua famiglia potevano indossarla.

Le calze in alpaca
Dunque, questa lana è una fibra estremamente calda, durevole e resistente e pertanto molto pregiata.
Per quanto riguarda le calze in alpaca, al fine di aumentare la loro durata, si devono utilizzare filati composti da filo ritorto a due o tre fili. Usando filati misti composti da alpaca e lana si ottengono calze leggere e morbide, che permettono un’ottima protezione termica ai piedi e possono essere usate con tutti i tipi di calzature.
Per calze da lavoro o termiche si consiglia invece di usare un filato abbastanza grosso, sempre ritorto, in modo da ottene una calza morbida e calda, che non faccia sudare i piedi.
